Recentemente in un giudizio avanti il Tribunale di Milano, si è ottenuta dal Giudice Istruttore un’ordinanza di ingiunzione ex art. 186 ter c.p.c. (Trib. Milano, 5 dicembre 2017, n. 2279, ord.) per il pagamento dell’astrenite disposta ex art. 131.2 c.p.i. per l’inosservanza di un’inibitoria cautelare ante causam in materia di contraffazione di marchi. Il particolare interesse,rispetto ad un istituto di incerta operatività quale è quello dell’astrenite, è dato dallo strumento processuale: il Giudice Istruttore ha mostrato di ritenere che il pagamento di un importo determinabile sulla base di un semplice calcolo matematico di cui sono individuati gli estremi (una specifica somma dovuta per ogni giorno di ritardo) possa essere ingiunto al pari di quello già determinato. Ciò ha consentito, di ottenere la parziale riparazione del pregiudizio subito per effetto del persistere di un illecito già inibito a titolo di contraffazione senza ulteriori passaggi e contestazioni quindi in tempi rapidi.